Intolleranza al Lattosio

Star male ogni volta che si assumono dei latticini può rappresentare un segnale importante, da non sottovalutare assolutamente…

Potrebbe, infatti, trattarsi di intolleranza al lattosio. E’ una condizione che si manifesta quando vi è una significativa carenza dell’enzima lattasi, ovvero l’enzima a cui spetta il compito di digerire tutto lo zucchero contenuto all’interno  del latte e dei suoi derivati.

Se il lattosio non viene digerito, viene lasciato fermentare dalla flora batterica all’interno dell’organismo, facendoci sentire gonfi come mongolfiere con disturbi di varia natura come ad esempio: una digestione lenta, pesantezza di stomaco, meteorismo e diarrea.

Sono intollerante al lattosio?

Ci sono vari modi per scoprire se si è intolleranti al lattosio.

Il test più diffuso è, però, quello noto come Breath Test o test del respiro, un metodo in grado di valutare la presenza di idrogeno nel proprio ispirato dopo la somministrazione di un quantitativo di lattosio.

Tale presenza starebbe, infatti, ad indicare un’avvenuta fermentazione del latte all’interno dell’organismo e quindi la certezza di esserne intolleranti. Grado e quantitativo di idrogeno indicheranno poi il livello dell’intolleranza.

Come viene classificata l’intolleranza al lattosio

Due sono le grandi tipologie di questa forma d’intolleranza che colpisce una gran percentuale della popolazione mondiale, specie nella parte Sud del planisfero ed in Asia:

  • Forma genetica o primaria, è caratterizzata da un deficit congenito della lattasi e si può manifestare sia durante lo svezzamento (dai 2 anni di vita in su) che in età adulta;

  • Forma acquisita o secondaria, dovuta invece all’azione di altre patologie che danneggiano l’intestino come la salmonellosi, il colera, enteriti acute oppure la celiachia, i linfomi o anche la sindrome dell’intestino irritabile.

In tutti questi casi si tratta comunque di una forma transitoria che scompare una volta eliminata la causa che ne è responsabile.

E poi, cosa si può fare?

L’unica terapia prevede l’esclusione di tutti gli alimenti contenenti lattosio per un periodo che varia dai 3 ai 9 mesi, così da permettere all’organismo di stabilizzarsi. Passato questo periodo finestra si reintroducono gradualmente i latticini, così da verificare la reazione del proprio corpo avendo contezza delle dosi introdotte. Nel caso di intolleranza al lattosio primaria però l’unica soluzione è quella di escludere in maniera permanente il lattosio, ma…non fartene un dramma! Abbiamo una gran quantità di latti e derivati, gustosi e privi di lattosio, così da farti assaporare il piacere dei latticini senza dover incorrere in spiacevoli conseguenze.

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