Intolleranze Alimentari

Se ti capita spesso di soffrire di gonfiori addominali, stanchezza cronica, mal di testa o dermatiti forse potresti essere vittima di un’intolleranza alimentare

Eh si… le intolleranze alimentari si manifestano proprio con questi sintomi e spesso non godono della dovuta attenzione da parte di chi ne è colpito.

Quello delle intolleranze alimentari è in realtà un fenomeno molto complesso che, negli ultimi anni ha avuto una vera e propria espansione andando a colpire moltissime persone. A dire il vero più che un fenomeno si tratta di un mondo a parte dato che l’intolleranza ed i suoi sintomi variano da persona a persona, anche in maniera radicale.

Che confusione quindi… ma cos è allora l’intolleranza alimentare?

In poche parole è il proprio corpo, o meglio, nello specifico l’intestino, che si libera di un alimento “sbagliato”.

Ecco quindi che le intolleranze alimentari sono legate a doppio filo all’incapacità del corpo umano di digerire del cibo, o anche, alla venuta meno “tolleranza alla digestione” di un particolare alimento.

Non vi è un vero e proprio rigetto ma una serie di reazioni che comunicano la difficoltà nella digestione del piatto o dell’ingrediente incriminato.
L’intolleranza è quindi ben diversa cosa rispetto all’allergia alimentare che, invece, scatta immediatamente con l’introduzione dell’allergene, provocando una reazione autoimmunitaria dalle conseguenze anche molto gravi.

Le intolleranze vengono classificate dai medici in due macro-gruppi:

Enzimatiche, ovvero intolleranze in cui l’organismo non riesce a metabolizzare delle sostanze per cause genetiche
(glutine e lattosio sono i due esempi più comuni);

Farmacologiche, quando, invece, vi è una reazione causata da additivi alimentari.

Come faccio allora a capire se soffro di intolleranza alimentare?

Riuscire a diagnosticare le intolleranze alimentari può essere un’operazione talvolta complicata e laboriosa.

Possono essere eseguiti dei test specifici così da andare ad escludere delle particolari intolleranze, ad esempio eseguendo il test per l’intolleranza al lattosio, oppure si cerca di scoprire l’alimento incriminato semplicemente provando ad eliminare i vari “sospetti”, uno alla volta, dalla propria dieta, controllando così quando gli effetti indesiderati scompaiono.

Una volta identificato l’alimento non tollerato è opportuno limitarlo in maniera drastica dalla propria alimentazione oppure, ancor meglio, cercare di toglierlo completamente.

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